Il Progetto
“Rinascimento virtuale - Digitale Palimpsestforschung. Rediscovering written
records of a hidden European cultural heritage”
è il nome di un progetto che si propone quale obiettivo il censimento, la descrizione, lo
studio e la riproduzione digitale dei palinsesti greci, cioè di codici
contenenti testi in lingua greca realizzati con pergamena ‘riciclata’ e di
assai difficile lettura.
Il tutto è possibile grazie ad un cofinanziamento europeo di durata triennale
(novembre 2001-ottobre 2004) e all’impegno di 51 partner tra università,
istituti di ricerca, fondazioni e biblioteche appartenenti a 26 paesi europei
già facenti parte dell’Unione Europea o aspiranti tali coordinati
dall’Università di Amburgo.
Il progetto inoltre prevede il coinvolgimento anche del grande pubblico tramite
una capillare opera di comunicazione e formazione nonché una particolare
sensibilità per i temi della accessibilità dei software impiegati.
Scopo di Rinascimento Virtuale è il recupero di testi classici o bizantini
andati perduti in seguito al riutilizzo della pergamena su cui essi erano
scritti. Era uso, infatti, sin dai primi secoli del medioevo sottoporre a
lavaggio e raschiatura una o più volte i fogli membranacei contenenti testi
ritenuti poco interessanti allo scopo di recuperare preziosa materia prima che
poteva essere nuovamente utilizzata come supporto scrittorio.
Lo strato o gli strati di scrittura sottostanti il testo attuale dei palinsesti
sono naturalmente di impossibile o di difficile decifrazione ad occhio nudo e
alla luce naturale. Per poterli recuperare senza incorrere nei gravi
inconvenienti delle tecniche invasive messe a punto a partire dal secolo XIX,
Rinascimento Virtuale promuove la loro acquisizione in forma di immagini
digitali multispettrali e la elaborazione dei dati ottenuti. I file acquisiti
vengono pertanto elaborati allo scopo di separare e far rinascere
‘virtualmente’ le diverse scritture sovrapposte.
Le immagini acquisite nonché i dati ricavati dall’esame dei singoli pezzi
vengono archiviati in una banca dati gestita mediante il software Manus 4.0
dall’Istituto Centrale per il Catalogo Unico (ICCU) e liberamente accessibile
su Internet.
Questo progetto è stato realizzato con il contributo della Comunità Europea.
Il contenuto del progetto non riflette necessariamente le posizioni della Comunità Europea
né implica alcuna responsabilità da parte della Comunità Europea.